In un mondo di tendenze e adattamento dove il conformismo la fa da padrone, anche i lacci delle scarpe hanno occupato, da tempo, il loro piccolo posto nello scenario modaiolo. Da piccoli la moda era quella del “portiamoli belli stretti”, cosa non da poco per noi “allacciatori” alle prime armi che impiegavamo ore a fare nodi complicatissimi che desistevano poi al primo cenno di corsa. Allora però non era un problema, di tempo ce n’era abbastanza e poi imparare a fare nodi che rimanevano tali fino a sera era come fare un altro piccolo passo verso il mondo degli adulti, il diventare grandi. A sedicianni anni per noi ragazzi del XX secolo, figli legittimi di un mondo frenetico che non aspettava nessuno, non c’era più tempo per lacci stretti e doppi nodi. Lo stile corrente era quello del “lacci sciolti e nelle scarpe”, oppure fuori, purché si vedessero solo le estremità di questi che dovevano spuntare, necessariamente, dalle ultime asole della scarpa, tipo indicatori direzionali. Oggi, non ho la più pallida idea di ciò che detta il gusto corrente in fatto di lacci, cordini, nastri e stringhe perciò ho preferito eliminare il problema alla radice, ne ho comprato un paio senza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Te sei buttata sul sociale eh! Brava Brava... Bel titolo :)
Ciao brutta ti lascio un commentino così vedi che vengo spesso a leggere qui...anche se la mia mamma dice che non mi posso allacciare le scarpe e mi compra quelle con gli straaaap :-(
ahahahaha cmq brava scrivi proprio bene...ciao buffoncella!!
Posta un commento