Non esiste grande genio senza una dose di follia.

sabato 9 febbraio 2008

Pazzo.


Mi credono pazzo. Che ne sanno loro? Non sanno niente. Mi credono pazzo perchè sono quì da due giorni seduto su questa sedia ad aspettare...ad aspettarla. Che ne sanno loro? Mi compatiscono, ma io me ne frego. Me ne frego dei loro sguardi, io lo so perchè sono qua, il mio è un appuntamento vero. Ho preso un impegno col destino, con la vita e voglio mantenerlo, sono quì dove devo essere " Che ti guardi eh? Che vuoi? Non hai mai visto uno seduto su una sedia? Non hai mai aspettato qualcuno? Che poveraccio che sei". Io si, io sono fortunato, io sono quì che aspetto...aspetto Alice. Lei verrà, lo so, me lo ha detto. Non importa tra quanto, io resto quì; di giorno, con il sole negli occhi, di notte con le stelle tra i capelli. Alice mi piace, è molto bella e poi ha detto che quando viene andiamo via da questo posto e io ci credo, non importa dove andiamo Alice è l'unico paese in cui voglio abitare. Sì perchè lei è libertà, è il mio "non devo" non devo prendere la pasticca blu prima di dormire ne quella rossa la mattina. Con lei non ne ho bisogno. Dicono che lei non esiste, che sono pazzo, ma che ne sanno loro? Pupazzi tutti uguali in quei loro camici bianchi, credono di sapere tutto, non sanno niente. Alice è mia, io l'ho vista perciò esiste, esiste per me non per loro. Lei è il futuro che sorride, il cartello che indica la strada ecco perchè sono quì, perchè lei è come una casa col tetto di vetro posso guardare il cielo sentendomi al sicuro.

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